giovedì 3 aprile 2014

L'Under 15 ha mostrato il suo profilo peggiore sul campo di Carmagnola:


CAMPIONATO UNDER 15 ELITE (7° POSTO)
BK CARMAGNOLA - ICORIP COATINGS 97-76

Parziali: 22-23; 46-35; 71-61.

BASKET CARMAGNOLA: Gili 2, Giusiano 2, Sipala 34, Lanfranco 17, Andreotti 11, Giordano 12, Sacconi 2, Porello 5, Boscolo, Magelli 12. All. Pecchio.

ICORIP COATINGS: Ferrari 6, Bartolozzi, Barcarolo, Gasparinetti, Bovio 4, Ballerini 13, Salvato 8, Marchetti 3, Lazzara, Ambrosetti 40, Boieri 2. All. Cara.


L'ICORIP COATINGS di Coach Cara ha perso il primato nel Girone per il 7° posto finale del Campionato Under 15 Elite Maschile giocando una pessima partita sul campo del Basket Carmagnola. I ticinesi hanno concluso il tour de force del girone di andata con tre partite in sette giorni giocando una gara moscia e svogliata e slegandosi alle prime difficoltà.
Buona partenza dei padroni di casa ma nel finale del primo quarto è arrivata la reazione dell'ICORIP COATINGS che trascinata dalla coppia Ambrosetti-Ballerini è riuscita a passare in vantaggio. Nel secondo periodo l'incontro è rimasto in equilibrio fino a quattro minuti dal suono della seconda sirena quando Coach Cara ha dovuto richiamare in panchina Ambrosetti, Marchetti e Salvato per problemi di falli. In un momento di difficoltà nessuno dei ticinesi in campo, escluso Capitan Ballerini, si è assunto responsabilità e Carmagnola ne ha approfittato per toccare il +15. Alla ripresa del gioco l'ICORIP COATINGS è rimasta slegata in campo: troppe forzature offensive, tiri da fuori affrettati senza equilibrio di squadra ed una difesa sempre morbida e distratta ha permesso ai padroni di casa di superare i venti punti di vantaggio. Dal nulla, in meno di un minuto e mezzo, nel finale del terzo quarto i ragazzi di Coach Cara hanno prodotto un parziale di 0-10 che ha costretto Coach Pecchio a chiamare un timeout ma da quel momento dell'incontro per l'ICORIP COATINGS c'è stato il vuoto. Carmagnola ha giocato con lucidità e determinazione fino alla fine della partita mentre gli ospiti sono tornati a non difendere ed a giocare ognuno per i fatti suoi in attacco.
Giocando in questo modo di strada se ne fa poca e non si parla solo di "classifiche": i progressi individuali e di squadra nascono da un lavoro comune, condiviso da tutti con umiltà e spirito di sacrificio.